Telefono : +39.339.39.69.254      Email : info@ecomuseoargil.it

Castro dei Volsci


Castro Dei Volsci: Il Museo e l’area Archeologica

Nel 1994 nasce il Museo Civico Archeologico di Castro dei Volsci. Eponimo della prima struttura museale fu l’area archeologica di Casale di Madonna del Piano, area in cui nel corso degli anni’80 era stata rinvenuta una imponente villa romana riportata in luce, per iniziativa dell’allora amministrazione civica, con una campagna di scavo sistematica diretta dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio. L’area denominata Casale di Madonna del Piano oggi si pone quale uno dei più importanti complessi archeologici del Basso Lazio con una estensione di circa 3,5 ettari
ed una continuità abitativa che va dall’età repubblicana sino all’ alto medioevo. Le strutture rinvenute rimandano a diverse fasi di utilizzo. Primo insediamento è una villa rustica tardo repubblicana, trasformata e rimaneggiata poi per dare spazio ad una lussuosa residenza databile tra il I e III sec. d.C, con annesso impianto termale, balneum e cucine. Successivamente dalla villa imperiale si passa alla domus culta del IV sec.d.C. ospitante una comunità cristiana con annesso edificio di culto e necropoli. Le strutture rinvenute recano i segni tangibili delle varie fasi di utilizzo che mostrano una
stratificazione evidente degli interventi effettuati. L’interesse per questa area va ricercato anche nella collocazione sul territorio. Essa sorge, infatti, ai piedi della collina di Castro dei Volsci , sul versante interno nella Media Valle Latina. Esattamente sul percorso trasversale che, attraverso la valle dell’Amaseno, collega la costa con l’entroterra. Inoltre, a poche centinaia di metri scorre il fiume Sacco, importante via di comunicazione tra Lazio settentrionale e Lazio meridionale ancor prima della via Latina e della via Casilina. Proprio la sua collocazione sul percorso trasversale che procedeva dalla costa verso l’interno della valle, determinò con molta probabilità l’abbandono nel IX sec. circa, quando questa via divenne privilegiata per le incursioni saracene. La comunità fu costretta quindi a rifugiarsi a scopo difensivo sulla collina in cui sorge oggi Castro dei Volsci, ove dalla metà del VI sec. circa esisteva un monastero dedicato a San Nicola. L’importanza del rinvenimento permise nel 1992 di organizzare la mostra “Archeologia medievale nel Lazio” che fu ospitata nella prestigiosa sede romana di San Michele a Ripa e costituì l’incipit per la nascita del Museo. Nel corso del 2000 si effettuarono dei lavori di ampliamento, grazie all’apporto di fondi
della Comunità Europea. I nuovi spazi realizzati dovevano servire per custodire i reperti riportati in luce dalla villa romana del Casale, ma soprattutto per contestualizzare la villa nel territorio inserendo reperti provenienti da altre aree archeologiche venute in luce nel corso degli anni, come ad es. l’area di Colle della Pece, di Montenero e di Selvotta. Attualmente la direttrice del Museo è la dr. Ilenia Carnevale, archeologa. Orari e proposte didattiche

Centro Storico
Il centro fortificato di Castro dei Volsci sorge su un costone occidentale dei Monti  Ausoni all’interno della Media Valle Latina. La collocazione ha determinato molte delle sue vicende storiche. In passato, infatti, si trovava a controllo di un tratto centrale del fiume Sacco e di due importanti vie romane, la Latina prima e la Casilina, poi. Inoltre proprio ai suoi piedi correvano i due percorsi
trasversali che collegavano l’interno della valle con Fondi e Gaeta, passando per il passo di Laetulae, e con la Pianura Pontina attraverso la valle dell’Amaseno. Come centro abitato nasce intorno al IX sec. a seguito dell’incastellamento della comunità che viveva presso l’insediamento del Casale di Madonna del Piano. Il circuito della primitiva cinta muraria è leggibile dall’andamento anulare della moderna  “Via Civita”. Le porte di accesso sono 4, tre pertinenti ad un circuito esterno, ed una, la porta dell’Orologio, relativa ad un secondo circuito interno al primo. Solo nel 1872 al tradizionale Castro fu aggiunto il toponimo “dei Volsci” . Di qualche anno prima è la rinuncia alla Giurisdizione sul centro da parte dei Colonna, cui il feudo fu affidato sin dai primi del ‘400. Definitosi, secoli prima, il Patrimonium di Sancti Pietri, il paese era ricaduto nella provincia meridionale di Campagna. Per la sua posizione di confine, il centro fece sempre parte di quelle guarnigioni che i diversi pontefici detennero “ad manus suas” nelle battaglie condotte contro gli Svevi ed il Regno delle due Sicilie con il passaggio di mano in mano a diverse potenti famiglie che il pontefice aveva
interesse a tenere legate a sé. Con i Colonna tuttavia vive una fase di continuità amministrativa durata dal‘400 fino al 1816 circa. Al fianco dei Colonna, cui rimasero sempre fedeli, i castresi parteciparono alle battaglie contro Paolo IV ed anche alla battaglia di Lepanto guidati da Marcantonio Colonna Le origini sono documentate, ancora oggi, dall’architettura dell’abitato a partire dai materiali utilizzati. E’ frequente imbattersi in elementi architettonici provenienti dalla
villa romana del Casale e gli stessi marmi utilizzati in alcuni altari delle diverse chiese del
centro storico sembrano provenire proprio dal Casale. L’aspetto attuale del paese, a livello urbanistico, è una foto dell’ultimo intervento risalente alla fine del ‘700, prima metà del 1800, come testimoniano i numerosi portali. In quel periodo, infatti, si apportarono importanti riforme agrarie e si registrò un forte incremento demografico. Per questo l’arredo urbano è molto ricco, anche se presenta le caratteristiche del tipico paese appenninico con pochi slarghi e con case in pietra locale
addossate l’una all’altra. Dalla parte più alta del paese, quella che doveva ospitare il castello, ricordato oggi, dalle 4 torri ancora in situ, si può godere di un colpo d’occhio sull’intera Valle Latina da Palestrina fino a Cassino. Su questa Rocca inoltre è collocato il monumento alla Mamma Ciociara che ricorda le atrocità subite dal paese durante la seconda guerra mondiale.

Chiesa di San Nicola
Sin dal 1542 sullo stesso colle su cui sorse il borgo di Castro dei Volsci esisteva un  monastero dedicato a San Nicola, protettore delle porte, edificato dalla comunità benedettina. Il paese si estende proprio a ridosso della chiesa che si collocò come un edificio extra moenia, posto al lato di una delle porte di accesso alla cinta, la porta di Ferro. L’architettura dell’edificio è modesta, ma all’interno è conservato un importante ciclo di affreschi che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Gli affreschi corrono lungo le pareti laterali della navata principale e negli anni hanno subito notevoli danni legati alle fasi di ampliamento dell’edificio. Oggi si è concordi nell’attribuire i lavori alla scuola benedettina che ebbe influssi e una larga diffusione intorno al XII sec. in tutta la zona. Le diverse fasi di ampliamento hanno seguito la crescita demografica della comunità di Castro dei Volsci. Oggi si presenta con due navate irregolari, di cui la più piccola posteriore. Il campanile fu spostato dalla collocazione iniziale verso l’esterno della  chiesa dove si trova attualmente ed anche l’area dell’ altare fu aggiunta posteriore, come anche il porticato esterno ad uso dei fedeli per riparo dalle intemperie. La navata più recente reca anch’ essa degli affreschi, di fattura più grezza, raffiguranti i santi venerati in loco e i misteri del rosario. Nella parete di fondo si aprono ancora le vecchie feritoie, oggi rese cieche dal porticato, tra cui troneggia un grosso Cristo benedicente. Alle spalle della chiesa sorgeva un area cimiteriale, rimasta in uso fino al 1880. Oggi è
visibile l’alzato delle mura perimetrali e la pietra che chiude la camera tombale con soffitto a volta ed intonaco rosso vivo.

Lucia Rossi

Comune di Castro dei Volsci – www.comune.castrodeivolsci.fr.it
Museo – Via Romagna, 21, 03020 Castro dei Volsci FRApprofondisci on line

Altri link

You are donating to : Greennature Foundation

How much would you like to donate?
$10 $20 $30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
paypalstripe
Loading...